Per il nuovo tour di supporto all'eccezzionale “Unia”,i finnici Sonata Arctica, hanno scelto un pacchetto di bands come special guest, davvero di tutto rispetto; i Ride The Sky di Uli Kush (ex drummer di Helloween e Masterplan) e gli olandesi Epica, capitanati dalla bella e brava Simone Simons, degna erede della Tarja “che fu”, in casa Nightwish.
Alle 19:00 scatta l'ora x e i Ride The Sky si presentano sul palco dell'Alcatraz sule note della possente “Black Clouds”; i nostri, hanno alle spalle un solo album e stasera la set list pesca a piene mani dal debutto “New Protection”, tra cavalcate in stile Masterplan (come si sente il sound di Uli in fase di arrangiamenti) come “A Smile From Heavens Eye” o “Prince Of Darkness” e brani più cadenzati e marziali (bellissima l'esecuzione di “Silent War”) che catturano, il già nutrito pubblico milanese. Una prestazione davvero ottima per una band da rivedere assolutamente da headliner.
RIDE THE SKY
Set List:
1 Black Clouds
2 Far Beyond The Stars
3 New Protection
4 Silent War
5 A Smile From Heavens Eye
6 The Prince Of Darkness
7 Endless
Un cambio palco, ed è tempo di sonorità gotiche/heavy con gli Epica; la band, nel giro di pochi anni, è riuscita a crearsi un seguito davvero nutrito e, molti dei presenti stasera ,erano giunti a Milano da Roma, Bari e addirittura Messina, per vedere la band di Simone Simons all'opera. Un suono potente e preciso si abbatte su di noi con la magistrale “The Obsessive Devotion”, tratta dal nuovo piccolo capolavoro “The Divine Conspiracy”; la band suona in maniera impeccabile e una sezione ritmica basso batteria pulsante e pazzesca, ci regala una “Sensorium” suonata davvero con trasporto ed entusiasmo.
Simone si candida a nuova stella nel firmamento “female singer” mondiale, al pari di sue più illustri colleghe come Sabine degli Edenbridge, Tarja o Sharon dei Within Teptation; sfilano gemme come “Fools Of Damnation” e ancora “Sancta Terra”, prima del gran finale a nome “Quietus”, tra orchestrazioni ai limiti della colonna sonora e chitarre pesanti come macigni, che disegnano melodie dal gusto raffinato, intersecate con le vocals, ruggenti e sgraziate di Mark Jansen, chitarrista e membro storico della band. Il pubblico è rapito completamente dai ragazzi olandesi e i quarantacinque minuti di show, volano via davvero alla svelta; complimenti a questa incredibile band che (notizia fresca fresca) il prossimo anno, tornerà a trovarci per uno show da headliner a Bologna. State sintonizzati..ne vedremo delle belle!
EPICA
Set List:
1 Indigo – intro
2 The Obsessive Devotion
3 Sensorium
4 Sancta Terra
5 Fools Of Damnation
6 Cry For The Moon
7 Quietus
Eccolo finalmente il piatto forte della serata; i Sonata Arctica, del simpaticissimo singer Tony Kakko, sono in serata di grazia e, senza troppi fronzoli, dopo una breve intro, irrompono subito con due pezzi da “Unia” (il nuovo album) ovvero “In Black And White” e “Paid In Full” che catturano il pubblico, con soluzioni melodiche grandiose, in bilico tra i migliori Queen e le aperture heavy power, classiche della band. Si corre subito veloci con “Victoria's Secret” e l'Alctraz è tutto un coro si “oh oh oh oh oh”, sulle note del coro di questa canzone strepitosa.
Tony, rispetto al passato, è migliorato tantissimo con la voce (mi ricordo ancora il tour di “Silence”, davvero “pietoso”) ed ora la bilancia tra parti altissime e lanciate a velocità folle (“8th Commandment” ad esempio) e soluzioni al limite del grande hard rock, come la doppietta “Tallulah” (un lento tra i più belli della band) e “Full Moon” (quest'ultima cavallo di battaglia della formazione finlandese). Qualcosa da ridire sulla formazione?
Assolutamente nulla; Tommy Portimo alla batteria e Marco Pasikoski al basso, macinano potenza da ogni poro, sempre precisi e mai fuori tempo e le fughe neoclassiche tastiera/chitarra di Henrik Glingenberg ed Elias Viljanen (su “Balck Sheep” da urlo) sono delizia per le orecchie di molti. C'è ancora spazio per la drammatica “Gravenimage” e la velocissima e melodica “San Sebastian”, che chiude la parte regolare dello show.
Dopo oltre un'ora e mezza la band “finge” di congedarsi ma dopo pochi minuti, ecco tornare on stage Tony che, tra una battuta e l'altra, intona la mitica “We Will Rock You” dei Queen, prima di passare alla devastante “My Land” (da “Ecliptica”, primo album della band) seguita dalla recente “Don't Say A Word”, dal coro arioso e perfetto per far perdere i polmoni a tutti. “The Cage” (come da alcuni anni ormai) chiude lo show dei Sonata, non prima di un ultimo brano..eh eh...la divertente (e cantata in finlandese!!!) “Vodkaa “, che porta definitivamente, dopo quasi due ore, la band nei camerini.
Un sold out unico per la band (esauriti tutti i biglietti per lo show...) e una conferma; questi ragazzi sanno il fatto loro! Uno show coi fiocchi..alla prossima!
SONATA ARCTICA
Set List:
1 Intro
2 In Black And White
3 Paid In Full
4 Victoria's Secret
5 Broken
6 8th Commandment
7 Tallulah
8 Full Moon
9 Caleb
10 Black Sheep
11 It Won't Fade
12 Gravenimage
13 San Sebastian
Bis
14 We Will Rock You
15 My Land
16 Don't Say A Word
17 The Cage
18 Vodkaa (Hava Nagila)
Un ringraziamento particolare a Rosario, Pam, Max, Jorg e tanti altri..che hanno contribuito a tutto questo. Grazie mille!
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